Un paese di contadini nel cuore delle Alpi vive un lungo inverno sotto la minaccia di una valanga. Sul bianco di una neve che sembra voler cancellare ogni cosa, si stagliano con vivezza cinematografica i protagonisti di una storia fatta di paure ed epifanie collettive, di conflitti tra valori arcaici e moderni, ma anche di orecchi tesi nella notte ad ascoltare gli scricchiolii delle montagne e desideri amorosi appagati in modo più o meno furtivo, tra incanti e disillusioni.
A oltre cinquant'anni dalla stesura, la "Valanga" di Giovanni Orelli non ha perso niente del suo candore e della sua freschezza e ci tiene ancora con il fiato sospeso.
Il romanzo è introdotto da un saggio del poeta Vittorio Sereni.
Un paese di contadini nel cuore delle Alpi vive un lungo inverno sotto la minaccia di una valanga. Sul bianco di una neve che sembra voler cancellare ogni cosa, si stagliano con vivezza cinematografica i protagonisti di una storia fatta di paure ed epifanie collettive, di conflitti tra valori arcaici e moderni, di orecchi tesi nella notte ad ascoltare gli scricchiolii delle montagne, ma anche di desideri amorosi appagati in modo più o meno furtivo, tra incanti e amare disillusioni. Introduzione di Vittorio Sereni.