Con le sue 25 ristampe, Il fondo del sacco di Plinio Martini, apparso per la prima volta nel 1970 presso le Edizioni Casagrande di Bellinzona e subito accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica, è senz'altro uno dei libri ticinesi più letti in Svizzera e all'estero, dove circola anche grazie alle numerose traduzioni. Del romanzo ora è disponibile anche un'edizione commentata, ad opera di Matteo Ferrari e Mattia Pini, studiosi formatisi all'Università di Friburgo.
Accanto all'edizione normale, è dunque finalmente disponibile una nuova edizione dedicata agli studenti e a chiunque desideri approfondire gli aspetti letterari, linguistici e antropologici di uno dei romanzi più importanti del nostro Novecento. Oltre al puntuale commento a piè di pagina, all'introduzione e alla cronologia della vita di Plinio Martini, il libro comprende fotografie, cartine e ampi indici che permettono di esplorare l'opera secondo varie prospettive.
Con una lingua aderente al parlato, Il fondo del sacco racconta il fallimento dell'illusione, nutrita sin dall'Ottocento da migliaia di emigranti ticinesi, di trovare fortuna oltreoceano. Attraverso la vicenda del protagonista, il giovane "minchione" Gori, emerge inoltre uno straordinario spaccato della vita nelle valli ticinesi, a tratti ancora ancestrale, prima dell'affermarsi definitivo della modernità.